Ne (Genova) 4 giugno 2022 - Gruppo di presenti all’iniziativa con Annita Garibaldi, Raffaella Ponte, Anna Maria Lazzarino Del Grosso

NEL 140° DELLA MORTE DI GIUSEPPE GARIBALDI

Una intensa giornata dedicata alla memoria garibaldina a Ne (Genova)

Il 4 giugno la sezione ANVRG di Genova-Chiavari “Sante Garibaldi” con il Comune di Ne ha celebrato il 140° anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi, nel suggestivo palcoscenico naturale della Val Graveglia, nell’entroterra di Chiavari, nella Riviera ligure di Levante.

Si tratta per la precisione del territorio oggi compreso nel Comune di Ne in Val Graveglia, nel quale scorrono i torrenti Garibaldo e Graveglia, che all’altezza del capoluogo Conscenti confluiscono, per proseguire poi con il solo nome di “Graveglia” fino al congiungimento con il fiume Entella, divenuto noto anche grazie a Dante Alighieri e ai suoi celebri versi “Intra Siestri e Chiaveri s’adima una fiumana bella, che nel Purgatorio (canto XIX), hanno dato voce a papa Adriano V, discendente della famiglia dei Conti di Lavagna, signori di un vasto territorio nella Liguria di Levante che comprendeva anche la Val Graveglia.

Con Annita Garibaldi Jallet, Presidente onoraria del nostro sodalizio, le Autorità locali, i Volontari e la Cittadinanza in occasione del significativo anniversario si è ripreso idealmente il filo rosso che dagli avi paterni di Garibaldi, originari di questa terra, è giunto fino a noi, attraverso tutti coloro che in passato come nell’oggi si sono adoperati per conservare e tramandare alle generazioni successive le memorie garibaldine.

La partecipazione alle diverse iniziative – culturali, rievocative, conviviali – è stata calorosa e numerosa, a partire dal commosso e sentito ricordo di Gian Luigi Alzona, docente presso l’Università di Torino, divenuto ligure d’adozione, avendo dedicato alla Val Graveglia e a Chiavari intensi anni di studio e di ricerca per riannodare i fili della complessa genealogia garibaldina, come testimoniato altresì nella suggestiva e interessante esposizione libraria, realizzata per l’occasione da Anna Maria Garibaldi, instancabile promotrice culturale del territorio e, in particolare, della locale Biblioteca.

Le iniziative hanno preso avvio al mattino nella piazza del Comune, con la cerimonia presso il monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi scolpito nel granito rosso delle cave della vicina Iscioli, alla presenza delle Autorità, dei residenti e di numerosi soci della sezione ANVRG di Genova – Chiavari giunti per l’occasione. La mattinata è proseguita con la visita al mercatino biologico settimanale “a km zero”, per l’occasione arricchito dall’esposizione di pannelli dedicati ad illustrare le antiche varietà locali di prodotti della terra. La valle, infatti, ormai da tempo ha intrapreso una politica di turismo sostenibile, riservando particolari attenzioni alle colture locali e alle diverse varietà cultive.

Alle 11 è stata inaugurata la mostra libraria Evviva Garibaldi, allestita nei locali di Via Risorgimento. Aperta fino a fine agosto, espone una significativa selezione di testi e documenti provenienti dal fondo antico conservato dalla biblioteca scolastico-civica di Ne, accanto a opere contemporanee, suddivise in diverse sezioni dedicate ad illustrare la vita leggendaria dell’Eroe dei Due Mondi,, con particolare riferimento alla Spedizione dei Mille e alle imprese finalizzate all’unificazione italiana e alla libertà dei popoli del mondo. Uno spazio è stato dedicato a Ana Maria Ribeiro da Silva, meglio conosciuta come Anita.Tra i testi esposti una ricca selezione di quelli prodotti in particolare in Liguria, accanto a cataloghi di musei e di collezioni pubbliche e private, di mostre dedicate all’Eroe nelle diverse regioni, e testimonianze afferenti al repertorio musicale risorgimentale.

Accanto alla narrativa realistica e fantastica per le diverse età, ad impreziosire l’esposizione alcuni esemplari dei “teatrini in valigia” , realizzati interamente a mano, che illustrano i racconti raccolti dagli studenti delle scuole della Valle da e su persone con il cognome Garibaldi, vissute in Val Graveglia. Accanto a ritratti a stampa di diverse dimensioni ed epoche relativi all’Eroe, un grande albero genealogico una a colori con la storia degli avi liguri, appositamente realizzato per l’occasione, a cui si è aggiunta la medaglia celebrativa dedicata ad Anita Garibaldi in occasione del bicentenario della nascita dall’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, consegnata in dono dalla pronipote dell’Eroe alla Biblioteca di Ne.

Nel pomeriggio le iniziative sono riprese con il ricordo dello storico Gianluigi Alzona, alla presenza del figlio, presso la stele in granito locale, innalzata in località San Biagio di Chiesanuova, nei pressi dell’omonima parrocchia nella quale sono conservati i documenti ritrovati dallo studioso torinese. Successivamente ci si è spostati presso la tensostruttura del parco Sandro Pertini a Conscenti, sede del Comune, dove hanno avuto inizio le iniziative pomeridiane, alla presenza di un pubblico numeroso e caloroso.

Le Autorità locali, rappresentate dal Vice Sindaco Fabrizio Podestà e dall’Assessore alla Cultura Maria Stella Mignone, hanno ribadito l’impegno a proseguire lungo il solco di quanto già intrapreso dalle passate amministrazioni in merito alla valorizzazione delle memorie garibaldine, ricordando tra l’altro come ancora oggi il cognome Garibaldi sia molto diffuso nella valle – compresa la Sindaca attualmente in carica, Francesca Garibaldi -.

L’incontro è stato moderato da Raffaella Ponte, Presidente della Sezione A.N.V.R.G. Genova-Chiavari, nonché Consigliere nazionale dell’associazione, che in tale veste ha illustrato il progetto “Case e Luoghi garibaldini in Rete”,ideato e promosso da Annita Garibaldi Jallet, nell’ambito delle iniziative della direzione nazionale. Nel mese di Marzo è stata la volta dei luoghi e delle case situate nel Lazio, e precisamente le dimore di Ricciotti a Riofreddo, di Menotti a Carano di Aprilia, e palazzo Colelli a Rieti, lo storico Palazzo che accolse per 4 lunghi mesi Anita e Giuseppe durante i convulsi tempi della Repubblica Romana.

L’intervento di Annita Garibaldi Jallet – il cui ritorno in valle era molto atteso, dopo la partecipazione alle iniziative svoltesi nel 2007 e nel 2011 – ha preso avvio è stato con il ricordo di Gianluigi Alzona, appassionato ricercatore dei suo antenati, nel groviglio delle famiglie Garibaldi presenti tutt’ora nella valle e nella difficoltà di reperirei documenti di stato civile. Ha ricordato come il loro incontro fosse avvenuto proprio in un momento in cui lei stessa stava cercando di ricostruire la discendenza di Garibaldi, complicata dal fatto che attraverso le generazioni si fossero utilizzati sempre gli stessi nomi. Al figlio di Alzona, Luca, – presente con la famiglia – ha ricordato come il padre fosse sempre disponibile a dare le informazioni richieste, generoso, gentile, e da lei considerato più che collega, il maestro che ognuno si augura di incontrare. La sua attenta indagine ha permesso di qualificare la Val Graveglia come culla dei Garibaldi, da dove si sono espansi lungo le rive del Mediterraneo, adottando le professioni del mare dopo la discesa dai monti già scelta dal nonno di Giuseppe Garibaldi , Angelo, che stabilitosi a Chiavari, conobbe e si unì in matrimonio con Isabella Puccio per poi trasferirsi con la famiglia a Nizza, venendo a far parte di quel fenomeno migratorio di grandissime proporzioni e di nature diverse (economico, politico, sociale), che interessò anche gran parte delle popolazioni liguri. Annita ha proseguito ricordando come molti Garibaldi di sangue sono oggi dispersi nel mondo, in particolare i discendenti di Stefano Canzio e Teresita Garibaldi, o i discendenti di Ricciotti Garibaldi con la famiglia Ziluca negli Stati Uniti. In conclusione ha ringraziato le Autorità locali e la cittadinanza per aver dimostrato immediatamente la volontà di aderire alla rete di case e luoghi garibaldini, ricordando come una serie di contatti è in corso non solo a livello nazionale – tra cui ovviamente Caprera – ma anche a livello internazionale, con Laguna in Brasile e Montevideo in Uruguay.

La giornata si è conclusa nel segno della musica, con la conferenza multimediale gentilmente offerta dal Maestro Maurizio Benedetti, musicista e musicologo, già docente del Conservatorio statale “Giuseppe Verdi” di Torino, che per l’occasione ha ripercorso i molteplici aspetti delle musiche in vario modo collegate a Giuseppe Garibaldi, dalle composizioni a lui dedicate da importanti musicisti dell’Ottocento, ai canti popolari espressione di genuina creatività, agli inni di battaglia. La grande professionalità e la passione del Maestro Benedetti hanno coinvolto il numeroso pubblico presente, che al termine si è improvvisato coro, cantando le più famose melodie risorgimentali.

Una menzione particolare merita l’allestimento del Teatro-tenda in cui si sono svolti gli eventi pomeridiani, che per l’occasione è stato impreziosito con decorazioni floreali realizzate da Anna Maria Garibaldi con le varietà cultive locali e con l’esposizione di reperti della tradizione abitativa contadina, tra i quali il famoso mandillu da gruppu, letteralmente “fazzoletto da nodo.”, quadrato di stoffa in cotone blu a quadretti, di grandi dimensioni (cm.80 x 80), che opportunamente annodato negli angoli, diventava una sporta per contenere la spesa, pane, frutta e prodotti dell’orto.

A corollario delle iniziative del 4 giugno, periodicamente a partire dal 25 dello stesso mese vengono organizzati sotto la regia del Comune percorsi tematici – storici, naturalistici, escursionistici, enogastronomici – alla scoperta delle diverse località della Val Graveglia/Val Garibaldo, in collaborazione con la Pro Loco e le realtà socio-culturali ed economiche del territorio, tra le quali il Museo dei Minerali della Miniera di Gambatesa e la Sorgente acque Minerali Santa Rita. (Raffaella Ponte)